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RESTAURO DI PALAZZO BARCELLONI


Sono ormai terminati a palazzo Barcelloni i nostri lavori di restauro. Sito all’incrocio tra via Carrera e via Tasso vanta una posizione decisamente strategica rispetto al centro città. La società che ci ha commissionato il restauro, la Sparim, ha deciso di effettuare questo investimento anche proprio grazie all’ottima posizione dello stabile.

Non doveva essere stato così nel periodo in cui venne costruito: il XVI secolo. Al tempo Via Garibaldi segnava l’estrema periferia Nord del centro urbano di Belluno, oltre il quale si estendevano fino ai versanti montani le campagne. La famiglia Barcelloni, arricchitasi grazie al commercio di spade, aveva allora deciso di costruire un palazzo funzionale al nuovo prestigio economico conquistato nonché utile allo stesso commercio (una parte dei locali siti al piano terra pare fosse destinata a deposito). Nei secoli successivi molte furono, come spesso accade, le modifiche all’impianto ed anche alle facciate. Le modifiche più rilevanti furono quelle conseguenti all’acquisizione del titolo nobiliare, attribuito dalla Repubblica Veneta alla famiglia Barcelloni nel 1642. In seguito a questo riconoscimento, destinato a cambiare la posizione sociale dei Barcelloni nel contesto cittadino dell’epoca, pensiamo che, oltre alla realizzazione dello stemma in pietra che ora vediamo apposto alla facciata, decisero anche di rinnovare l’ingresso del palazzo, rimuovendo la scalinata esterna e realizzando un nuovo portale di ingresso, più alto, quindi alzando le finestre sovrastanti e completando il terrazzino con la balaustra in ferro battuto che oggi vediamo.

Molte altre sono naturalmente le notizie storiche interessanti che riguardano questo palazzo e famiglia che l’ha abitato. Prima di procedere con il progetto del restauro abbiamo effettuato un’approfondita ricerca storico-archivistica al fine di ricostruire l’aspetto originario del palazzo. In base a questo abbiamo poi cercato di restituire, nel nostro progetto, gli spazi originari, andando ad eliminare, ove possibile, le aggiunte e supperfettazioni incongruenti con l’impianto storico del palazzo.

Già ora, in fase di cantiere, é una grande soddisfazione percorrere gli ampi saloni centrali godendo del doppio affaccio (verso nord e verso sud) e quindi della loro rinnovata luminosità. Ma perché gli interni acquistino nuovamente tutto il loro splendore dovremo attendere il momento in cui verranno realizzate le nuove finiture: con ai muri gli intonaci in calce ed a terra i pavimenti in pietra, terrazzo alla veneziana e tavolato in legno il palazzo riacquisterà il suo nobile carattere.

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