È stato un grande onore per noi lavorare al restauro della Chiesa di Santo Stefano. Lavorare per il mantenimento di un simile tesoro artistico dà sempre grande soddisfazione.
Dalla facciata cadevano negli ultimi tempi con sempre maggiore frequenza frammenti di intonaco o laterizio. I gradini delle scalinate (sia quella frontale che quella laterale), complice l’azione di radici e piccoli arbusti, stavano sempre più spostandosi dalla loro sede originaria. Ma soprattutto il tetto era un problema: le infiltrazioni, chiazze ormai visibili anche dall’interno della navata, sulla volta della copertura, avevano iniziato ad intaccare anche i travi della struttura del tetto.
Abbiamo lavorato con la massima cura avvalendoci anche, ove necessario, di esperti restauratori: nella facciata abbiamo consolidato gli intonaci e restaurato i rosoni; tutte le pietre delle scalinate sono state rimosse, numerate e riposizionate, dopo un’accurata pulitura, nella posizione originaria.
Sulla copertura è stato fatto il lavoro maggiormente impegnativo: la scelta di tegole nuove che sostituissero le esistenti ma che fossero, allo stesso tempo, più resistenti ma anche il più simile possibile a quelle originarie. Al di sotto di esse sono stati posati anche tavolato e guaina impermeabilizzante, così da garantire una più sicura resistenza all’acqua.