RESTAURO CHIESA DI FALCADE ALTO
- BLULINEA
- 24 ott
- Tempo di lettura: 2 min

La chiesa parrocchiale di San Sebastiano si vede già dal fondovalle, percorrendo la strada che attraversa il paese di Falcade. Col suo volume semplice e definito nel suo colore bianco, sita appena prima delle costruzioni che si susseguono nel paese di Falcade Alto, è ben riconoscibile ma anche ben inserita nel resto dell’abitato.
Più ci si avvicina e più il suo biancore spicca nel verde intenso dei prati intorno. Quando, salita la strada che si inerpica verso il passo, si arriva al suo fianco, la carreggiata proprio lì inizia a restringersi e, passandole accanto, si percepisce che il volume, che da lontano pareva essere unitario, è invece composto di più parti.
Al corpo centrale sono state aggiunte nel tempo l’abside, la facciata principale, l’altare laterale, la sacrestia e il campanile. Ad oggi quindi l’impianto presenta una forma complessa, articolata in una navata centrale in cui si innestano volumi laterali e la torre campanaria. Per questo anche la copertura ha una conformazione particolarmente articolata e caratterizzata in più punti da discontinuità nella linea di falda e da inarcamenti delle linee di pendenza.
Il nostro intervento ha riguardato per ora solo gli esterni della chiesa – anche se il progetto comprende già anche il restauro degli interni - ed in particolare il risanamento delle murature perimetrali, l’asportazione e ricostruzione degli intonaci e delle parti ammalorate e la pulizia e tinteggio di tutti i prospetti.
Di seguito una breve descrizione del nostro lavoro:
- Intervento di restauro degli intonaci esterni: stonacatura e reintonacatura dello zoccolo perimetrale, realizzazione di un drenaggio per l’allontanamento dell’umidità di risalita capillare, pulizia dell’intonaco e delle parti lapidee delle facciate interessate da degrado.

- Le facciate presentavano alcune micro-fessurazioni, alcune lacune di intonaco, fenomeni di distacco localizzato e una generale esfoliazione degli strati di tinteggiatura superficiali.
Si è proceduto con la pulizia dello strato superficiale dell’intonaco e ove necessario è stata effettuata la rimozione meccanica degli strati superficiali di tinteggiatura decoesi, tramite spazzolatura e successiva pulitura con acqua nebulizzata.
- Nel campanile, maggiormente degradato, è stata effettuata una disinfezione dalle patine tramite spazzolatura e applicazione di biocida, risciacquo e asportazione dei residui biologici essiccati.
Le fessurazioni, i distacchi e le lacune sono state integrate e sigillate con intonaci di malta di calce applicata a più riprese. Le integrazioni, ove necessario, sono state velate con tinta a calce leggermente pigmentata.
Le poche parti lapidee presentavano la formazione di una crosta nera superficiale, data dal deposito della patina biologica; tali parti sono state quindi pulite attraverso nebulizzazione controllata a bassa pressione di acqua deionizzata, successiva spazzolatura.
Una volta installato il ponteggio nella torre campanaria, si è potuto riscontrare che i davanzali delle bifore e delle aperture sottostanti le bifore erano danneggiati e si è proceduto alla sostituzione degli stessi utilizzando lo stesso materiale, colorazione e mantenendo la stessa dimensione e forma.
































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